Sala catasti - Guida Turistica di Polignano a Mare: Cosa Vedere e Vacanze Indimenticabili

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Come anticipato in un intervento precedente, a causa della irrequietezza dei “naturali” di Polignano nel 1799 andò purtroppo disperso e distrutto il gran libro magno del catasto onciario e tutti i catastuoli, come vennero  definiti dal sindaco dell’epoca nel documento del 13 ottobre 1813 già reso pubblico.

Di conseguenza non fu più possibile riversare all’Archivio di Stato di Bari la copia di pertinenza dell’Università locale.

Per oltre duecento anni nessuno ha pensato di cercare quel gran documento per visionarlo, esaminarlo e trarne qualche utile riflessione sulla vita dei polignanesi a metà del settecento.

Finalmente è stato da me ritrovato a Napoli, presso l’Archivio di Stato, tutto il malloppo concernente Polignano. Trattasi di due tomi di libri onciari, due tomi di Atti preliminari e ben sette volumi di rivele.

Non anticipo nulla sul contenuto perché occorrerebbe molto spazio per farlo ma l’attesa sarà breve poiché è oggetto di studio da parte mia in una prossima pubblicazione.

Nel frattempo metto volentieri a disposizione una foto della sala Catasti del suddetto Archivio che si trova nel grandissimo fabbricato, nel cuore di Napoli, un tempo sede del Convento dei ss. Sossio e Severino.

Trattasi di una sala meravigliosa, affrescata con dipinti di pittori di gran valore della scuola napoletana.

In uno di quegli armadi è depositata una parte importantissima della storia e delle tribolazioni dei polignanesi…comprese le mie per ragioni connesse alle difficoltà burocratiche frappostemi per la consultazione.

Ah, se quei “naturali” di Polignano non fossero stati irrequieti io avrei potuto esaminare il Catasto onciario del 1752 presso l’Archivio di Stato di Bari con molta maggiore facilità.  Ma chi la dura la vince. A presto, dunque.


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