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Pino Pascali
Biografia

L'11 settembre del 1968 moriva a Roma, tragicamente e prematuramente, Pino Pascali, forse l'artista pugliese più grande, certamente il più celebre a livello internazionale di tutto il Novecento. Pascali aveva solo 33 anni. Era nato a Bari da genitori di Polignano a Mare il 19 ottobre del 1935. Dopo la tragica fine (fu investito da un'auto mentre correva in moto) la sua salma fu inumata nel piccolo cimitero del suo paese di origine.

La carriere artistica di Pascali è breve e folgorante. Si era diplomato all'Accademia di Belle Arti di Roma nel 1959 e aveva cominciato subito a farsi notare come scenografo. Aveva eseguito bozzetti, disegni e "corti" per "Carosello" e altre trasmissioni tv, oltre che disegni e plastici di velieri, treni, corazze. Per suo conto sperimentava intensamente.

Nel 1965 aveva tenuto la sua prima personale, a Roma nella prestigiosa galleria "La Tartaruga". In soli tre anni si era imposto all'attenzione dei maggior critici d'arte italiani (Vivaldi, Calvesi, Grandi, Rubiu, Boatto, Bucarelli, De Marchis) e di galleristi d'avanguardia, come Sargentini, Sperone, Iolas (che lo presentò nel 1968 a Parigi). Proprio nell'estate del 1968 aveva partecipato su invito con una sala personale alla XXXIV Biennale di Venezia.

Era la sua consacrazione: dopo la sua scomparsa, a mostra ancora aperta, gli fu conferito il Premio internazionale per la Scultura. Scultore, scenografo, performer, Pascali coniuga in modo geniale e creativo forme primarie e mitiche della cultura e della natura mediterranee (la Grande Madre e Venere, il Mare, la Terra, i Campi, gli attrezzi e i riti agricoli) con le forme infantili del Gioco e dell'Avventura (animali della preistoria, dello zoo e del mare, giocattoli di guerra, il mondo di Tarzan e della giungla, bruchi e bachi, travestimenti, Pulcinella).

Traduce questo mondo dell'immaginario in forme monumentali e strutture essenziali, concise, come il romanico pugliese e il bestiario medievale delle sue chiese; ma nel contempo rimandano alle icone della dilagante cultura di massa (il fumetto, il cinema, la moda). realizza le sue "false sculture" con materiali fragili ed effimeri (tela, legno, lana d'acciaio, pelo acrilico, paglia, raffia). In questo modo dà una sua originale risposta critica (italiana e meridionale) alle nuove tendenze che venivano dall'America: la Pop Art, la Minimal Art. Precorre l'Arte Povera, la Body Art, l'arte concettuale degli anni Settanta.

Testo di Pietro Marino



Bibliografia Essenziale

C. Vivaldi; Pascali, presentazione mostra personale, Galleria La Tartaruga, Roma Gennaio 1965

M. Calvesi, V. Rubiu; Pascali, presentazione mostra personale, Galleria Sperone, Torino 1966

M. Calvesi, Presentazione mostra personale, Galleria L’Attico, Roma, Ottobre 1966

C. Brandi, presentazione personale, Gallerie Jolas, Milano 1967

C. Brandi; Le pure fantasie di Pascali, in “Le Arti”, n° 5 Giugno 1968

A.aV.v.; Arte Povera; catalogo De Foscherari, Bologna 1968

G. C. Argan, presentazione della mostra personale alla Gallerie Jolas, Parigi 1968

A. Bonito Oliva; Il territorio magico; Edizioni centro DI, Firenze 1971

V. Rubiu; Pascali; De Luca editore, Roma 1976

A.aV.v; Pino Pascali dieci anni dopo, Atti del Convegno a cura dell’Associazione Amici dell’Arte, Castello Svevo, Bari 1979

A. D’Elia (a cura di); Pino Pascali, Laterza, Bari 1983

F. d’Amico, S. Lux; Pino Pascali; Mondatori Milano – De Luca 1987

V. Rubiu; Pino Pascali. Disegni per la pubblicità, catalogo mostra, Salò, Luglio 1991

A.a.V.v; La Reconstruccion de la naturalezza. 1967-1968

E. Crispolti, D. Falasca (a cura di); Pino Pascali; Ed. Fuoricentro, Castelnuovo di Porto (Roma) 1998

A. Bonito Oliva, P. Marino (a cura di); L’Isola di Pascali, catalogo Museo Comunale d’Arte contemporanea - Palazzo Pino Pascali - Polignano a Mare,  Edizioni Zelig, Polignano a Mare 1998

S. Lodolo; Pascali e la “sua” Africa, in “Africa, ouvres de Pino Pascali et des  Ejagham, catalogo mostra Galerie liliale & Michel Durant –Dessert, Parigi 2001

S. Pinto; Pino Pascali. La reinvencion del mito mediterraneo, in “La reinvencion del mito mediterraneo 1961-1968”, catalogo mostra Palcio de Velazquez, Museo Nacional Reina Sofia, Madrid 2001

P. Pitagora; Fiato d’artista; Sellerio, Palermo 2001

C. Bakargiev; Arte Povera; Phaidon Press 2002

Le mostre

In vita

1965

       * Gennaio. Prima mostra personale presso la galleria La Tartaruga di Plinio De Martiis. Espone i Nudi, Muro di pietra, Colosseo, Ruderi sul prato, Biancavvela.
       * Aprile. Espone alla Libreria Feltrinellli di Roma il Teatrino.
       * Luglio. Partecipa alla mostra - concorso a tema Corradino di Svevia con l'installazione-performance Requiescat.
       * Estate. Realizza le armi.
       * Settembre. Partecipa alla mostra Revort 1 a Palermo. Altre collettive: galleria Ferrari a Verona, premio Termoli, premio Michetti a Francavilla a Mare.

1966

       * Gennaio. Personale alla galleria Sperone di Torino con le Armi.
       * Primavera. Esegue le prime opere in tela cetinata bianca.
       * Agosto. Al premio Avezzano presenta per la prima volta opere bianche, Bucranio, Trofei di caccia.
       * Settembre. Presenta, per il XII Premio Spoleto Due Code.
       * Ottobre-Dicembre. Personale in due tempi nella galleria L'Attico di Fabio Sargentini a Roma. Nel primo tempo il ciclo dello Zoo e dei Trofei, nel secondo Il Mare, Scogliera, Barca che affonda, due Balene.

1967

       * Maggio. Prima personale all'estero con opere dei diversi periodi.
       * Giugno. Alla mostra Fuoco immagine acqua terra all'Attico di Roma a cura di Boatto e Calvesi, opere del nuovo ciclo: Pozzanghere, 1 e 2 metri cubi di terra.
       * Luglio. Alla mostra Lo spazio dell'immagine a Foligno presenta 32 metri quadrati di mare circa. Alla VI Biennale di San Marino presenta Confluenze.
       * Settembre. A Genova, per la mostra Arte povera - Im Spazio a cura di Celant, ripresenta 1 e 2 metri cubi di terra. A Tokyo e Kioto, Ricostruzione della balena.
       * Ottobre. Personale in due tempi alla galleria Jolas di Milano. Nel primo tempo, le opere bianche. Nel secondo tempo le opere di terra, Cornice di fieno, Campi coltivati, Canali di irrigazione.

1968

       * Gennaio. Personale alla galleria Ars Intermedia di Colonia.
       * Febbraio. Presenta un'opera del nuovo ciclo, Vedova Blu, alla 6° Biennale Romana, Palazzo delle Esposizioni.
       * Marzo. Personale alla galleria Jolas di Parigi anch'essa in due tempi. Appaiono per la prima volta i Bachi da setola. Seconda personale all'Attico di Roma, in due tempi. Nel primo, i Bachi da setola. Nel secondo, Ponte, Trappola, Botole.
       * Maggio. Mostra 5 artisti romani a Wiesbaden. Presenta Baco da Setola, Ponte, Vedova Blu, Cavalletto.
       * Giugno. Sala personale alla 34. Biennale di Venezia. Espone Pelo, Contropelo, Cesto, Stuoia, Le penne d'Esopo, Archetipo, Solitario, Liane. In ottobre gli è conferito (post mortem) il premio nazionale per la scultura.
       * Luglio. Prepara una personale per New York. Partecipa, insieme a Fabio Sargentini, Jannis Kounellis ed Eliseo Mattiacci al film SKMP2 di Luca Patella.


Post mortem


1969

       * Pino Pascali. Alla Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma, Palma Bucarelli organizza la prima grande mostra antologica retrospettiva di Pascali.
       * Pino Pascali, Galleria Jolas, New York
       * Pino Pascali, Galleria Nazionale d’Arte Moderna, Roma

1970

       * Pino Pascali, Galleria Alexandre Jolas, Milano
       * Pino Pascali, Galleria Alexandre Jolas, Parigi
       * Pino Pascali, Galleria Cristian Stein, Torino
       * Le Armi di Pino Pascali; Modern Art Agency, Napoli

1973

       * Pascali; Pinacoteca Provinciale, Bari

1974

       * Pascali, Galleria LP 220, Torino

1983

       * Pino Pascali su Commissione, Grafiche pubblicitarie, scenografie, decorazioni 1955-1965; Pinacoteca Provinciale, Bari

1987

       * Pino Pascali; Padiglione d’Arte Contemporanea, Milano

1988

       * Salvatore Ala Gallery, New York
       * Galleria L’Attico, Roma

1989

       * Salvatore Ala Gallery, New York
       * Galleria Peccolo, Livorno

1990

       * Pino Pascali. Opere 1958-1964; Livorno

1991

       * Pino Pascali, Galleria Arco D’Alibert, Roma
       * Pascali Performer; Galleria L’Attico, Roma
       * Pino Pascali; Musee d’Art Moderne de la Ville de Paris, Parigi
       * Pino Pascali; Rijksmuseum Kroller-Muller, Otterlo

1992

       * Pino Pascali. La reconstrucction de la naturalezza, 1967-1968; IVAM Centre Julio Gonzales, Valenza

1993

       * Pubblicità d’artista; Studio Trisorio, Napoli

1996

       * Pino Pascali, Akira Ikeda Gallery, Taura, Tokyo, Nagoya
       * Pino Pascali, Galleria Cesarea, Genova
       * Pino Pascali, Gallerie Liliale & Michel Durand-Dessert, Paris

1998

       * L’Isola di Pascali. Palazzo Pino Pascali - Museo Comunale d’Arte Contemporanea, Polignano a Mare

1999

       * Pino Pascali. L’arte come gioco; Galleria Granelli; Livorno

2000

       * Pascali Geometrico, Galleria L’Attico, Roma

2001

       * Africa, ouvres de Pino Pascal et des Ejagham, Galerie Liliene & Michel Durant-Dessert, Paris
       * Pino Pascali. 1961-1968,  Palacio de Velasquez, Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofia, Madrid

2004

       * Pino Pascali; Castel Sant’Elmo, Napoli

2005

       * Pino Pascali. Il Mare ecc.; Galleria Nazionale d’Arte Moderna, Roma
       * Buon Compleanno Pino!, Palazzo Pino Pascali, Museo d’Arte Contemporanea, Polignano a Mare

Fonte: http://www.museopinopascali.it




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